Oggi 40 anni fa moriva Gianni Rodari, autore per bambini e adulti… con “orecchio acerbo”
Il 14 aprile del 1980 moriva a Roma Gianni Rodari, grande Maestro, intellettuale, giornalista e scrittore. Un autore che ha lasciato un segno profondo sulle pagine della Cultura italiana, della stampa, della narrativa e dei libri di scuola. Non da sempre e non da tutti conosciuto e riconosciuto per il ruolo fondamentale che ebbe, invece, nell’inaugurare e capovolgere le modalità e gli usi della parola; la fiducia con la quale guardare al suo potere nella quotidianità.
“Tutti gli usi della parola a tutti – scriveva – : mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”. E’ una delle sue più celebri frasi, nella quale la sua poetica dell’immaginazione, da lui stesso teorizzata e chiamata “Fantastica”, irrompeva nella vita di ogni giorno, nelle aule, fra i Maestri, suoi colleghi, con i quali si confrontava e per i quali teneva corsi di aggiornamento, scriveva articoli; fra i Genitori dell’epoca, dei quali promuoveva un ruolo più forte, consapevole, innovatore nei riguardi dei loro figli; fra i Giornalisti, con i quali operava a stretto contatto, da collega e direttore, e ai quali la sua intelligente e visionaria azione pedagogica e critica fu sempre chiarissima.
Chi, credendo di sminuirne – forse – la portata, lo ha definito solo autore per ragazzi, trascura certamente il fatto che ogni bambino diventerà adulto, prima o poi, e se avrà letto Gianni Rodari, certamente non considererà la realtà come qualcosa di immutabile, data una volta per tutte. Anzi, prenderà a osservarla, a scrutarla e lascerà che nella sua testa e fra le mani, prendano forma buone idee e azioni per cambiarla e migliorarla.
Perché per Rodari la realtà altro non era che un gioco, un gioco di parole, fatto di incastri e disincastri, che con l’immaginazione poteva cambiare volto per davvero. Bastava conservare, anche da adulti, “l’orecchio acerbo”, come amava dire lui. Per questo, a quanti ancora oggi, che ricorrono sessant’anni dalla sua morte, per giunta nell’anno in cui l’Italia ed il Mondo celebrano il Centenario della sua nascita, a quanti – dicevamo – continuano a chiedersi se Rodari fosse un autore per l’infanzia o per tutti, ci piace rispondere che Rodari è proprio per tutti. Per tutti quegli adulti che hanno mantenuto un “orecchio verde” e che interpretano il loro ruolo sulla scena della vita (il teatro, altro grande tema caro al nostro Gianni) scegliendo per i bambini che ancora vivono in loro, oppure al loro fianco, le filastrocche e le favole di Gianni Rodari, per accompagnare le giornate, o augurare la buona notte. Come questa dal titolo: “Un signore maturo con un orecchio acerbo”, che vi proponiamo oggi, al tempo del Coronavirus, in cui farsi domande può essere una buona cosa, e soprattutto può esserla prestare “orecchie acerbe” alle risposte.
Un signore maturo con un orecchio acerbo
Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi, era maturato
tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
e potermi studiare il fenomeno per benino.
Signore, gli dissi dunque, lei ha una certa età
di quell’orecchio verde che cosa se ne fa?
Rispose gentilmente: – Dica pure che sono vecchio,
di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio.
È un orecchio bambino, mi serve per capire
le voci che i grandi non stanno mai a sentire:
ascolto quello che dicono gli alberi, gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,
capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose…
Così disse il signore con un orecchio acerbo
quel giorno, sul diretto Capranica-Viterbo.
(Gianni Rodari)
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Covid19: Attivo da oggi lo sportello “Parlami ti ascolto”, accanto al Vademecum “Dieci passi per parlarne con tuo figlio”
PER VOI STRUMENTI CONCRETI E GRATUITI
PER AFFRONTARE L’EMERGENZA IN FAMIGLIA
Come state vivendo queste giornate di isolamento per contenere il Coronavirus? Vi capita di sentirvi smarriti nell’affrontare l’incertezza? Vi mancano riferimenti e non sapete come gestire frustrazione, ansia, stress…? Vorreste usare meglio il tempo a disposizione, ma non riuscite a creare nuove abitudini?
Oggi Calamita Educational vi segnala due importanti strumenti concreti, realizzati nell’ambito della campagna “Prefigurare il futuro: metodi e tecniche per potenziare speranza e progettualità. Emergenza Sanitaria Covid-19 / Coronavirus”, resa possibile dalla Fondazione Patrizio Paoletti, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Patrocinata dall’Associazione Italiana Genitori A. Ge. APS. Abbiamo ritenuto queste iniziative davvero meritevoli a livello nazionale per il supporto specialistico che stanno offrendo in un momento di così grande smarrimento, e siamo pertanto fra i numerosi Enti che aderiscono ad esse per contribuire a diffonderle (leggi al link qui sotto il comunicato ufficiale https://www.fondazionepatriziopaoletti.org/news/1160/emergenza_coronavirus_10_passi_per_parlarne_con_tuo_figlio.html ).
NUMERO VERDE E UN VADEMECUM
Si tratta di un Vademecum denominato “Emergenza Coronavirus – I 10 Passi per parlarne con tuo figlio”, – elaborato da psicologi, pedagogisti e neuroscienziati – e una serie di video-lezioni con 10 chiavi che aiutano i genitori a gestire l’emergenza nel modo giusto con i bambini, mantenendosi lucidi e forti. In aggiunta, a partire da oggi 6 aprile, è attivo anche uno sportello telefonico di orientamento denominato: “Parlami, ti ascolto”, dedicato a genitori, anziani e adolescenti. Lo sportello è attivo il lunedì, mercoledì e sabato, dalle ore 14.00 alle ore 19.00, la chiamata è gratuita. Il numero verde cui poter chiamare è: 800-858-440.
Il Vademecum – spiega la Fondazione Paoletti -, disponibile in 6 lingue (arabo, inglese, francese, tedesco, spagnolo, ebraico) per raggiungere anche cittadini stranieri in difficoltà, è rivolto principalmente a genitori ed educatori, ma è valido per tutti. Per tenerci stimolati e allenarci costantemente a mantenere l’equilibrio, ecco in sintesi i “10 passi” studiati dall’equipe della Fondazione Paoletti, ente di ricerca no profit impegnato in campo neuroscientifico e psico-pedagogico a livello internazionale, già partner di Calamita Educational nella prima edizione del format. Se desideri iscriverti e seguire gratuitamente le video-lezioni clicca qui: http://cutt.ly/5ttX0GE
ECCO I DIECI PASSI DEL VADEMECUM:
– Primo passo: Vivi appassionatamente: ogni difficoltà è una chance.
– Secondo passo: Sei importante: sii un esempio
– Terzo passo: Scegli ciò che fa bene: stimoli e ambienti condizionano
– Quarto passo: La routine: la tua grande amica
– Quinto passo: Prima di parlare ascolta: crea sintonia
– Sesto passo: Scegli le parole giuste: le storie hanno potere
– Settimo passo: Si impara… divertendosi Insieme
– Ottimo passo: Supera il virus più pericoloso: l’ignoranza
– Nono passo: Impegnati a dire bene le cose
– Dieci: Contribuisci: diffondi questo Vademecum (per vederlo clicca sul link sotto) https://fondazionepatriziopaoletti.org/prefigurareilfuturo/
APPROFONDIMENTI UTILI
Il primo passo ci invita a cambiare il nostro modo di pensare l’emergenza, cogliendo l’opportunità educativa che essa può offrire. Spiega come noi adulti possiamo guidare i più piccoli alla scoperta delle loro migliori risorse. I momenti di crisi infatti, sono l’occasione per incontrare le proprie paure e ansie e imparare a gestirle: una capacità che sarà utile per tutta la vita.
Il secondo passo ci richiama ad essere esempio come adulti, ricordandoci che le nostre azioni influenzano moltissimo i nostri figli, più di ciò che crediamo.
Il terzo, quarto e quinto passo ci spiegano come creare le migliori condizioni per entrare in una giusta relazione con i nostri figli, agendo sia su noi stessi (come mantenere una mente calma e lucida per essere più sensibili e attenti), sia su ciò che facciamo con loro (come impostare una routine rassicurante e semplice).
Nel sesto e settimo passo gli esperti della Fondazione ci danno suggerimenti pratici per aiutare i più piccoli ad assorbire e collocare l’emergenza sanitaria in una narrazione che per loro sia di senso. Il linguaggio, ad esempio, è uno degli elementi chiave con cui tutti costruiamo i nostri modelli mentali del mondo: quello che scegliamo di usare influenza enormemente il nostro modo di rispondere alla difficoltà.
L’ottavo passo ci ricorda di stare attenti al virus più pericoloso: la discriminazione che nasce dall’ignoranza.
Il nono e decimo passo, infine, ci offrono indicazioni pratiche su come essere co-creatori del futuro che desideriamo: i nostri comportamenti, come singoli e come insieme, possono contribuire al contenimento e al superamento dell’emergenza.
Referente del progetto per Fondazione Paoletti
Tania Di Giuseppe, psicologa e responsabile del progetto “Prefigurare il futuro”
Cell. 339 4831012 – t.digiuseppe@fondazionepatriziopaoletti.org
Nei prossimi giorni vi proporremo un ulteriore approfondimento con una video intervista a Patrizio Paoletti, Presidente dell’omonima Fondazione. Nel frattempo, per leggere il vademecum e sapere come fare per vedere gratuitamente le video-lezioni tenute direttamente Patrizio Paoletti, basta andare sul sito https://www.fondazionepatriziopaoletti.org/
(R.P.)
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“Siamo ottimisti!” Per affrontare il Coronavirus valorizziamo relazioni e risorse
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“La magia dei cristalli” arriva al Cinema Comunale di Catanzaro
Ricordate il bel servizio che abbiamo dedicato a “La magia dei Cristalli”, il film documentario di Filippo Corrieri ed Ivan Comi, in anteprima a Soverato lo scorso ottobre?
Come dimenticare le immagini mozzafiato di faro Punta Stilo, Capo Colonna, Caposuvero, Punta Alice, Capo Spartivento…, fra le tante altre, di cui il documentario è davvero ricco. Nei pochi minuti in cui Calamita Educational ha parlato dell’Opera, nata grazie alla collaborazione di grandi professionisti con il Mibac, la Marina Militare e l’I.C. Casalinuovo di Catanzaro, non abbiamo potuto darvi che un piccolo assaggio. Domani, mercoledì 5 febbraio, sarà finalmente possibile vedere il bel film-documentario al Cinema Teatro Comunale di Catanzaro, dove è prevista una doppia proiezione: la prima alle 17.30, la seconda alle 21.00.
Da dove nasce il desiderio di realizzare questa opera? Ivan Comi e Filippo Corrieri hanno risposto così alle domande di Calamita Educational.
Un’Opera che ha l’ambizione di essere trasversale, che possa raggiungere le persone di ogni età e di ogni dove, perché quello che abbiamo cercato di portare alla luce è il rapporto fra la l’uomo e la natura, l’uomo e l’ambiente, l’uomo e la storia, e certamente questa ricerca è possibile in ogni dove, non soltanto in Calabria. Se non si presta attenzione e non si educa fin da piccoli a vivere questo rapporto, con la società che corre a duemila, c’è una grossa probabilità, o quantomeno il rischio che molte cose importanti, non più utili da un punto di vista funzionale, possano cadere nel dimenticatoio. Noi abbiamo realizzato un docu film che non è un’opera tecnica sui Fari e il loro funzionamento, che magari avrebbe entusiasmato una nicchia di appassionati. Prendiamo spunto dai fari del territorio calabrese per parlare di un certo tipo di rapporto, che rischia di andare perduto, che vale in tutti i territori, per tutte le età. Il film non è un documentario classico, si parla di leggende, curiosità, cenni storici, non a caso infatti c’è un inizio, uno svolgimento, una risoluzione, potremmo dire un finale. Abbiamo cercato di parlare a tuttotondo di ciò che ruota intorno a queste torri luminose, da cui hanno preso ispirazione pittori e poeti in tutti i tempi.
Perché l’idea di lavorare con i bambini e la scuola?
Non a caso per sensibilizzare il più possibile le persone attraverso questo lavoro abbiamo chiamato in causa anche i bambini a scuola: abbiamo utilizzato quasi come espediente narrativo i bambini in classe che fanno questa lezione sui fari e diventano l’unica speranza per la loro salvaguardia, mostrando interesse ed entusiasmo. E’ un’idea che mi è venuta e che ho condiviso con Ivan, anche un po’ per via di Nicole, la sua bambina, che rimaneva a casa a disegnare i fari quando si usciva per fare riprese, ma sarebbe sempre voluta venire a seguito, perché per lei incontrare quei giganti rappresentava un’avventura, da vivere in prima persona. L’idea di girare quelle che poi sono scene centrali del film, in una scuola è venuta a seguire, anche per via delle tante difficoltà che abbiamo avuto nel costruire questa opera. Da una parte l’interesse e l’entusiasmo dei bambini, dall’altra Enti, Strutture, Istituzioni con cui fino ad ora non siamo riusciti a costruire nulla di concreto, fatta eccezione per l’aiuto, piccolo ma importante del Ministero dei Beni Culturali. Con i bambini non è stato così, abbiamo trovato un entusiasmo che li ha resi fin da subito compagni di viaggio. A differenza del loro, il mondo dei grandi quando si parla di cultura e impegno, non è subito disposto a mettersi in gioco e a fare proprie le cause. I bambini hanno uno sguardo integro, che può essere molto utile, come la luce dei fari, nonostante tutta la tecnologia di adesso.
Parlavate di un documentario sui generis, con finale. Senza svelare troppo che cosa potete anticiparci …?
Cercavamo un intellettuale, uno scrittore di fama, capace con la sua Opera di arrivare alle famiglie e sottolineare l’importanza di educare fin da piccoli i bambini, poi i giovani, i ragazzi, ad un rapporto con la natura, con il territorio. Ed è stata una folgorazione scoprire che un poeta come Franco Arminio, paesologo noto in tutto il mondo, avesse sviluppato la sua poetica nella stessa direzione in cui andavamo noi… Gli abbiamo proposto così di utilizzare una sua poesia e ha sposato in pieno il nostro progetto. Questo ci ha aiutato molto nel centrare ancora di più il senso del film, promuovere un nuovo sguardo sulle cose, sui luoghi, sull’ambiente che ci circonda, e farlo attraverso i bambini e l’educazione a scuola e in famiglia.
L’Opera è composta dal film “La magia dei cristalli” e da un libro “I Fari di Calabria, tra natura e archeologia”: due opere diverse che si completano, vero?
Sì, esatto. La parte più poetica, narrativa, è appunto affidata al film, mentre la grande mole di materiali fotografici e storici raccolti durante il lavoro preparatorio, è confluita nel volume che si potrà acquistare anche domani. Nel suo complesso l’opera è molto strutturata e completa: confluiscono al suo interno sforzi importanti e grandi professionalità: solo per citarne alcune ricordiamo Giuseppe Peratoni per i testi; Mino Freda per le musiche, che assieme a me ha strutturato il lavoro come si trattasse di un film, in cui ogni scena, ogni protagonista ha il proprio tema che accompagna nella narrazione lo spettatore; Claudia Catani, insomma l’equipe che ha lavorato a questo documentario lo ha fatto come fosse un film. Ci auguriamo di poter contribuire tramite questo lavoro a cambiare lo sguardo e il modo di vivere i territori. Vedete il film e ci direte…
Appuntamento dunque domani, mercoledì 5 febbraio, al Cinema Teatro Comunale di Catanzaro, per una doppia visione: la prima in programma alle 17.30, la seconda alle 21.00. Buna visione!
Per rivedere il servizio di Calamita Educational con le interviste e gli ospiti dedicato a “La magia dei Cristalli“, clicca qui:
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In questa scuola l’educazione fisica si fa al banco!
Ci è capitato, girando per le nostre scuole, di sentirci dare risposte simili alla domanda: “Che tipo di attività fisica fanno?”.
Questo perché le palestre sono talvolta inesistenti, nella maggior parte dei casi poche e insufficienti rispetto alla popolazione scolastica. Le classi sono troppo spesso molto numerose e non è semplice gestirle, soprattutto nelle primarie. Gli atri o i cortili soleggiati, che talvolta potrebbero essere utilizzati come ambienti sostituivi dove far muovere i bambini nell’arco di lunghe giornate fra i banchi, non sempre hanno le necessarie condizioni di sicurezza e cura.
Risultato: i bambini trascorrono tutto il tempo seduti, con conseguenze negative su salute, attenzione, umore, profitto e stile di vita.
Non sottovalutiamo da genitori questi aspetti quando valutiamo dove iscrivere i nostri figli, e non manchiamo di esprimere le nostre richieste e legittime aspettative. Possiamo fare molto per collaborare al miglioramento delle nostre Scuole.
Il movimento e l’importanza che esso ha nella crescita complessiva dei bambini e dei ragazzi è fondamentale, come confermano oggi anche le neuroscienze. Lo aveva intuito una grande pedagogista italiana, la cui originalità e lungimiranza di pensiero l’Italia vanta ancora oggi nel mondo come primato: Maria Montessori.
Proprio lei già nel 1948 scriveva: “Il movimento va considerato da un nuovo punto di vista. A causa di errori e malintesi lo si è considerato sempre come qualcosa di meno nobile di quello che è: specialmente il movimento del bambino, che è stato tristemente negletto nel campo educativo dove tutta l’importanza viene data all’apprendimento intellettuale. (…) Ne risulta che dovendo il bambino svilupparsi tanto fisicamente che mentalmente, noi dobbiamo includere nella sua educazione esercizi fisici, giochi, ecc. perché non possiamo separare due cose che la natura ha disposto unite. La nostra nuova concezione sostiene invece l’importanza del movimento quale aiuto allo sviluppo mentale, quando il movimento sia posto in relazione con il centro”. (Maria Montessori, La mente del bambino, Garzanti, 1999 . Ed. originale 1948)
Il movimento è vita!!!
(Foto Gallery courtesy by New Summerhill – Catanzaro – Bambini impegnati in lezioni di brain gym)
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Quali docenti hai amato di più nella vita?
Quali sono i docenti che hanno lasciato un segno nelle vostre vite…? Quelli più indulgenti? Quelli più permissivi? Forse quelli più ingiusti (sigh!)? Quelli più severi? Oppure, forse, quelli che vi hanno appassionato, insegnato ad amare e a coltivare la curiosità fuori e dentro di voi?
Calamita Educational risponde prendendo in prestito le parole del professor Umberto Galimberti, che in un’intervista rilasciata in occasione dell’uscita del suo libro “La parola ai giovani” (Feltrinelli), ha affermato: «L’insegnante deve insegnare. Per farlo serve una capacità empatica e comunicativa, la fascinazione. Se non apri il cuore, non apri nemmeno la testa delle persone. Gli insegnanti dovrebbero essere sottoposti a un test di personalità̀ che valuti queste cose. Se uno non sa affascinare è meglio che cambi lavoro».
In una società che esprime così tanti e repentini bisogni – si pensi alla collettività multietnica, ai ritmi frenetici e competitivi, alle tecnologie pervasive, alle famiglie in assetti variabili, all’emotività sempre più difficile da esprimere, alle competenze richieste sempre più elevate (scienze, lingue e capacità di leggere in primis) – quante domande giungono alla scuola e agli insegnanti! Un mestiere difficile e nobilissimo! Pensiamo, forse il più nobile, accanto a quello di medici e affini. Adatto a tutti? Sono ancora le parole dell’amatissimo professore, psicologo, intellettuale e scrittore che prendiamo in prestito per rispondere a questa domanda “da un milione di dollari”: “Non tutti possono insegnare – afferma Galimberti – . Uno che è alto un metro e cinquanta non può̀ fare il corazziere; così se uno non sa affascinare, comunicare, non può fare il maestro, il professore. Lo dice Platone: si impara per imitazione”.
Calamita Educational nella puntata in programma per sabato 25 gennaio, vi racconta un modo di fare Scuola ricco di fascinazione, presentandovi un’antologia di “storie d’amore”, scritte a tante mani da docenti, educatori e allievi animati dal “fuoco della passione”! Storie di “Scuola fuori e dentro la Scuola”, per terra, per mare e per cielo.
Protagonisti di questa antologia di fine edizione saranno: il docu film “La magia dei cristalli” firmato Filippo Corrieri e Ivan Comi, girato anche grazie alla preziosa collaborazione delle classi elementari dell’Istituto Comprensivo Casalinuovo di Catanzaro, retto – all’epoca della realizzazione del progetto nelle classi -, dalla professoressa Nuccia Carrozza, e oggi presieduto dalla professoressa Maria Riccio. Il docu-film, che comprende anche un prezioso volume da acquistare e custodire nelle librerie di ogni casa, è stato realizzato in collaborazione con il Polo Museale della Calabria, all’epoca diretto dalla dottoressa Angela Acordon, oggi invece dalla dottoressa Elisabetta Cuciniello; importante anche il contributo del direttore del Museo e Parco Archeologico di Capo Colonna, Gregorio Aversa; come pure, per la realizzazione del documentario, è stato fondamentale il contributo della Marina militare, sotto la cui competenza ricadono i Fari, ed il cui Comando ha sede per il Sud a Taranto, all’epoca dei fatti sotto la guida del Capitano di Fregata Carlo Salvati.
E ancora vedremo gli studenti dell’Istituto Salesiano di Soverato: Andrea Codispoti, Nicoletta Riccio e Sara Renda del IV Liceo Classico, guidati in un progetto di ricerca sui cetacei condotto dal Ce.S.R.A.M, presieduto dalla docente di matematica e scienze, nonché biologa marina Maria Assunta Menniti, da Vincenza Suraci – Biologa marina, e con Paolo Palladino al comando dell’imbarcazione. I risultati di questo studio, cui hanno contribuito gli studenti in alternanza scuola-lavoro, sono stati presentati a Barcellona nell’ambito di uno dei più prestigiosi appuntamenti della comunità scientifica internazionale di settore, la World Marine Mammal Conference.
Vedremo poi le bellissime immagini del progetto MOCRIS con gli studenti del liceo Scientifico di Cariati, retto dal D.S. professore Franco Murano, anche qui un percorso di Alternanza scuola/lavoro realizzato con la collaborazione di: Domenico Liguori, docente di matematica e fisica; Valerio Bocci e Francesco Iacoangeli, dell’INFN – Roma; il Antonino Brosio e Antonella Tripodi, ingegneri di ABProject; Nicola Mari, Ricercatore di geologia planetaria Università di Glasgow; Rocco Dominici e Paola Donato, ricercatori del Dipartimento DiBEST UNICAL.
A seguire il “Parco Astronomico Lilio”, custodito fra cielo e boschi del piccolo centro crotonese di Savelli, e i bambini e i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Verzino (Kr) plesso di Savelli, guidati dalla loro insegnante Loredana Trotta, e accolti dagli ingegneri Antonino Brosio, Direttore Parco Astronomico Lilio (Savelli – KR), e Maria Antonia Tripodi, Responsabile didattica del Parco Astronomico, impegnati nel bel progetto di “Scuola fuori dalla Scuola” dal titolo “Sotto questo cielo”.
Tutti al microfono di Rosalba Paletta per raccontare entusiasmanti racconti dalle nostre scuole.
Appuntamento, dunque, con la prossima puntata di Calamita Educational per sabato 25 gennaio come sempre alle 15.30 su Video Calabria (canale 13 DT e canale 501 della piattaforma Sky), e sempre on line sui canali social di Calamita Educational. E non dimenticate: scriveteci a info@calamitaeducational.it e verremo a scoprire le vostre esperienze. Ancora una buona visione a tutti. Continuate a seguirci. Torneremo presto con le nostre nuove puntate!!!
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Calamita Educational torna a grande richiesta con “il meglio di…”
L’educazione, la scuola, la famiglia, il futuro dei nostri figli… quanto ci riguarda più da vicino e ci preoccupa, forse, se ci fermiamo a riflettere qualche istante. Temi di cui vorremmo parlare moltissimo, approfondire e aggiornarci in questi tempi che cambiano così velocemente … ma di cui in realtà si sente dibattere ben poco.
Per questo non perdete lo spazio che Calamita Educational, l’originale format Tv incentrato proprio su questi temi, ha scelto di dedicare a queste priorità nella vita di tutti i giorni e che, con le vostre idee, domande e testimonianze, potrà continuare a crescere ancora ed essere sempre più a “nostra” misura. A misura di famiglie, insegnanti, educatori, scuole.
A grande richiesta, saremo ancora con voi per questa “winter edition” anche sabato 18 gennaio e poi sabato 25 gennaio, con due puntate speciali, dedicate – la prima – ai nostri Ospiti, e – la seconda – ai nostri giovani e alle nostre Scuole.
Formazione docente, nuove tecnologie a scuola, tempo trascorso in famiglia, uso responsabile degli smartphone… al centro dei nostri incontri con ospiti di grande interesse, che quotidianamente operano con i giovani e le famiglie, e possono fornirci interessanti spunti di riflessione per arricchire il nostro approccio a certe tematiche. Nella puntata di sabato 18 gennaio, ascolteremo ancora le interviste della nostra Rosalba Paletta alla D.S. dell’IIS “E. Fermi” di Catanzaro, professoressa Teresa Agosto, sull’esperienza straordinaria dei “future lab”; l’insegnante di scuola primaria e formatrice Laura Moroni, impegnata sulla formazione alle Web App a supporto della didattica; il docente liceale e formatore Mauro Sabella, esperto sulle metodologie che possono rendere la didattica delle discipline tradizionali, più accattivante; il CEO e General Manager del Cavallino Bianco Grand Hotel Family Spa Ralph Riffeser, che ha fatto del “valore del tempo in famiglia” il fulcro della sua esperienza imprenditoriale.
Non perdete quindi la possibilità di riascoltare ancora questi interessanti contributi, per ”stare insieme” ai temi che più ci riguardano e che tocchiamo con mano ogni giorno nelle nostre vite.
Calamita Educational vi aspetta… “con la forza magnetica delle relazioni che fanno crescere”, sui nostri canali social (Instagram, Facebook, YouTube), sul sito calamitaeducational.it e su Video Calabria (canale 13 DT e canale 501 della piattaforma Sky) anche sabato 18 gennaio alle 15.30.
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Solo diciotto minuti al giorno per i nostri figli! Facciamo rifornimento di tempo
Diciotto minuti è il tempo medio che trascorre una famiglia italiana con i figli quotidianamente. Un dato allarmante, emerso da una ricerca resa nota dall’Ufficio del Garante calabrese per l’infanzia, che ci invita a riflettere su come cambino i rapporti e le relazioni, e sull’importanza di fare tesoro delle manciate di minuti a disposizione, magari non sacrificando anche quelli davanti ad uno “schermo”. Assieme all’Ospite del giorno Ralph Riffeser, CEO e General manager del Cavallino Bianco, Calamita Educational affronterà da una particolare angolazione questo tema, nella puntata in onda l’11 gennaio, come sempre alle 15.30 su Video Calabria (canale 13 DT e canale 501 della piattaforma Sky), e sempre on line sui canali social di Calamita Educational.
La puntata prosegue con le arti bianche, che sembrano fatte apposta per ricreare, impastando, armonia in cucina a tutte le età, invitando a ritagliarci uno spazio prezioso nelle frenetiche giornate contemporanee. Stavolta il simpatico trio di “Mangiando s’impara” composto dalla Maestra Valentina Amato, la piccola Matilde Mia e dalla biologa nutrizionista Bianca Parisi, si divertirà a impastare e svelare la ricetta del giorno, che potrete divertirvi a replicare a casa ogni volta che avrete voglia di stare bene, come accadeva nelle cucine delle nostre nonne.
Un lancio record di 34111 metri ripreso in diretta dalle telecamere di Calamita Educational sull’incantevole Altopiano della Sila, al centro della rubrica “La scuola si racconta” di questa puntata. Protagonisti stavolta gli studenti del liceo Scientifico di Cariati, retto dal D.S. professore Franco Murano, in un progetto di Alternanza scuola/lavoro realizzato con la collaborazione di: Domenico Liguori, docente di matematica e chimica; Valerio Bocci e Francesco Iacoangeli, dell’INFN – Roma; Antonino Brosio e Antonella Tripodi, di ABProject; Nicola Mari, Ricercatore di geologia planetaria Università di Glasgow; Rocco Dominici e Paola Donato, del Dipartimento DiBEST UNICAL, tutti al microfono di Rosalba Paletta per un altro entusiasmante racconto dalle eccellenze delle nostre scuole.
Appuntamento, dunque, con una nuova imperdibile puntata di Calamita Educational per sabato 11 gennaio come sempre alle 15.30 su Video Calabria (canale 13 DT e canale 501 della piattaforma Sky), e sempre on line sui canali social di Calamita Educational. E non dimenticate: scriveteci a info@calamitaeducational.it e verremo a scoprire le vostre esperienze per raccontarle insieme nelle prossime puntate in programma per la primavera.
- Pubblicato il comunicati stampa, educazione
“Ciuccio digitale”? No grazie!
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A scuola per mare… in Calabria è realtà!
Nuovo appuntamento con la scuola, i giovani, le famiglie per sabato 14 dicembre insieme a Calamita Educational. In questa seconda puntata Rosalba Paletta propone un tema che sta a cuore a tutti noi, ovvero i giovani e il lavoro: se ne parlerà nella rubrica L’Ospite, cercando di fare il punto sulle politiche attive fra opportunità e punti di debolezza.
A seguire il format che ama dedicare spazio alle attività da realizzare in famiglia, per fare tesoro del tempo trascorso insieme, anche stavolta tornerà in cucina per preparare una nuova ricetta, ancora in compagnia della Maestra di cucina Valentina Amato e la piccola Chef Matilde Mia. A completare il quadro ci saranno i buoni consigli della biologa nutrizionista Bianca Parisi come sempre alle prese con frutti e ortaggi di stagione, che ci ricordano quanto sia importante conoscere per mangiare bene, mettendo in pratica buone abitudini alimentari.
Per finire la rubrica “La Scuola si racconta” proporrà uno speciale dedicato ai circa 800 km di costa calabresi, i suoi fondali ricchi flora, fauna e paesaggi spettacolari. Per farlo le telecamere di Calamita Educational hanno seguito a bordo di una imbarcazione una delegazione di studenti coinvolti dall’associazione Cesram in una ricerca sui cetacei, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro davvero interessante. I risultati di questo studio, capitanato dalla biologa marina e docente Mariassunta Menniti, proprio in questi giorni di dicembre sono stati presentati a Barcellona nell’ambito di una prestigiosa conferenza internazionale.
Insomma, una puntata da non perdere quella di sabato 14 dicembre a partire dalle h. 15.30, come sempre in onda su Video Calabria (canale 13 DT e canale 501 della piattaforma Sky), e sempre on line sui canali social di Calamita Educational. Vi ricordiamo che se anche voi volete dire la vostra potete scrivere a info@calamitaeducational.it.
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