Il ragazzo è distratto
“Il ragazzo è distratto!”, “Il bambino scrive male!”, “L’alunno è disattento!”, “Potrebbe fare di più…!”. Quante volte ci siamo sentiti dire da genitori, oppure abbiamo detto se siamo insegnanti o educatori, frasi simili. Frasi comuni, suscitate da atteggiamenti comuni, su cui le neuroscienze e la ricerca pedagogica si interrogano da tempo, partendo dal presupposto che un atto educativo è tale solo se è efficace.
Oggi i risultati in tal senso sono davvero interessanti. Al punto da poter capovolgere completamente i normali paradigmi e criteri di valutazione, in classe e in famiglia. E ripartire dal diritto che ciascun individuo ha di apprendere, nella maniera a lui più congeniale. Basta saperla riconoscere. Questo è compito di noi adulti. Non esistono bambini, ragazzi, adulti distratti, svogliati, pigri, disattenti. Piuttosto siamo davanti a bambini, ragazzi e adulti che potrebbero soffrire di più o meno lievi disturbi di attenzione, concentrazione, quindi, di apprendimento.
La chiave per entrare in questo mondo è la diagnosi, tanto meglio se precoce. Oggi esistono gli strumenti, ma per poterne fare tesoro dobbiamo dotarcene, tutti, indistintamente: a casa e a scuola. Impariamo ad osservare i nostri bambini e i nostri ragazzi. Del punto di vista clinico e didattico di tali disturbi si parlerà giovedì 14 e venerdì 15 marzo all’Unical nell’ambito del convegno formativo promosso dall’associazione “Potenziamenti” e patrocinato dalla Regione Calabria, assessorato all’Istruzione e alla Cultura guidato da Maria Francesca Corigliano. Il convegno è aperto a tutti, insegnanti, genitori e medici in primis. L’ingresso è gratuito con iscrizione obbligatoria sul sito associazionepotenziamenti.it.
CALAMITA educational ci sarà e ve ne parlerà nelle prossime puntate.
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