Educare alla bellezza: un’attitudine che salverà il mondo
Educare alla bellezza, un’attitudine che salverà il mondo! Dopo le regole, i capricci, i telefonini e la rete, la relazione scuola-famiglia, l’errore nel percorso educativo, continua il viaggio di CALAMITA Educational nelle relazioni quotidiane, fra casa, famiglia e scuola.
Sarà quello della bellezza, intesa come potente strumento educativo attraverso il quale guardare la realtà, il tema della quarta puntata del format ideato e condotto da Rosalba Paletta, in onda ogni sabato alle 15.30 su Video Calabria Tv e a seguire sui canali social, dove si possono trovare anche approfondimenti e contenuti aggiuntivi sulle puntate.
A partire da questa tematica, si toccheranno temi di grande interesse, con ospiti attivamente impegnati sul campo, come pedagogisti ed educatori, che porteranno le loro esperienze su questa importante “fetta” della torta educativa, fra gesti quotidiani, metodi didattici e politiche educative.
L’assessore alla Cultura, all’Istruzione e all’Università della Regione Calabria, Maria Francesca Corigliano, al microfono di Calamita Educational, parlerà dell’indirizzo delle politiche educative in Calabria. Un tema dalle tante sfaccettature, che certamente riguarda tutti da vicino, merita nuovi approfondimenti e che il format tornerà ad approfondire.
Nell’Angolo dell’Esperto, a cura della Fondazione Patrizio Paoletti, la pedagogista Marisa Bianchi spiegherà alcune semplici ma importanti strategie per sviluppare nei nostri ragazzi e nei nostri figli l’attitudine ad osservare il mondo con occhiali “nuovi”, partendo da gesti quotidiani che ciascuno vive nel proprio ambiente, senza magari coglierne e valorizzarne appieno la grande portata pedagogica.
Ed ancora con la rubrica “La Scuola Racconta” l’esperienza pratica della danza, raccontata dal Maestro Giovanni Calabrò dell’Accademia ArteDanza, emergerà in tutta la sua valenza formativa, come attività che attraverso il movimento, la conoscenza del corpo, la consapevolezza di sé, contribuisce in maniera significativa allo sviluppo armonico della personalità dei nostri ragazzi.
Il conto alla rovescia è già iniziato! Ci vediamo alle 15.30 su Video Calabria Tv, oppure su calamitaeducational.it a partire dalle h.16.00. Non mancate!
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“Gli errori sono utili come il pane” nell’educazione e nella vita: scopriamo insieme come e perchè
Gli errori come motore della crescita. Al centro della terza puntata di Calamita Educational, in onda sabato 9 marzo alle 15.30, sempre su Video Calabria Tv, saranno proprio “gli sbagli” che, come diceva Gianni Rodari, grande maestro, scrittore per l’infanzia e poeta del ‘900, ancora oggi molto amato e studiato nel mondo della scuola, “sono utili come il pane”.
Uno dei massimi pedagogisti italiani, il professore Nicola Siciliani De Cumis, ne parlerà a Calamita Educational intervistato da Rosalba Paletta. E lo farà a partire da un’esperienza davvero originale di laboratorio di lettura creativa, che il decano de La Sapienza, massimo esperto di Labriola e studioso di fama, sta conducendo da quasi quattro anni come volontario all’interno delle carceri Regina Coeli e Ugo Caridi, rispettivamente a Roma e Catanzaro.
Le telecamere dell’inedito format televisivo incentrato sui temi della famiglia, dell’educazione e della scuola, lo hanno raggiunto nel Capoluogo di regione calabrese in occasione della conclusione di un ciclo di lettura del percorso laboratoriale, grazie alla fattiva collaborazione del direttore del penitenziario di Siano, Angela Paravati, che incoraggia e sostiene fortemente simili progetti ispirati all’articolo 27 della Costituzione italiana, ovvero alla funzione rieducativa della pena. Tema sul quale il Magistrato di sorveglianza Angela Cerra, ha espresso nell’occasione parole chiare e importanti: “La lettura è uno dei principali veicoli di conoscenza; quanto più siamo consapevoli delle nostre possibilità, tanto siamo liberi di scegliere”.
L’attività del laboratorio di lettura e scrittura creativa portato avanti con i detenuti nella struttura, si è concentrata sulla lettura de “L’ape furibonda”, il bel libro di Bruno Gemelli, Claudio Cavaliere e Romano Pitaro, Rubbettino Editore, che a partire da undici storie vere, racconta il temperamento di altrettante donne coraggiose, distintesi con le loro azioni e a volte pagando con la vita le loro scelte. Il coraggio, la passione e la tenacia di ciascuna di loro, come l’ape furibonda di Alda Merini.
Sempre l’errore come possibilità di comprensione sarà al centro della rubrica “L’Angolo dell’esperto”, a cura della Fondazione Patrizio Paoletti, che con le parole dei suoi esperti pedagogisti fornirà utili indicazioni per fare tesoro dell’errore tanto nell’educazione a scuola e in famiglia, quanto nelle esperienze di relazione di ogni giorno.
Una nuova esperienza di eccellenza raccontata dalla viva voce degli studenti, completerà il viaggio di Calamita Educational all’IIS “E. Fermi di Catanzaro, e sarà l’occasione per riflettere insieme sulle infinite potenzialità della scuola dei nostri giorni, quando al centro ci sono i nostri ragazzi e le loro più intime inclinazioni.
Non perdete la terza puntata di Calamita Educational, sabato 9 marzo h.15.30 su Video Calabria Tv (canale 13), oppure sul canale 5013 della piattaforma Sky, per gli spettatori non calabresi. Se doveste perdere la puntata, a partire dalle ore 16.00 ogni sabato sarà visibile sul canale youtube e sul sito calamitaeducational.it, oppure sui canali social, con la possibilità di interagire e trovare contenuti aggiuntivi e approfondimenti
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L’errore nell’educazione
Gli errori sono utili come il pane
Gianni Rodari
Lo diceva Gianni Rodari, un grande maestro, scrittore per l’infanzia e poeta del ‘900, ancora oggi molto amato e studiato nel mondo della scuola. Mancano due anni al centenario della sua nascita (per cui si sta già lavorando ad importanti celebrazioni), ma le sue indicazioni sull’errore non hanno perso freschezza e importanza.
Anzi, proprio a partire dagli anni ’70, quella che venne poi chiamata “Pedagogia dell’errore” prese sempre più piede nella scuola, nell’educazione e nella ricerca pedagogica. E quello fornito è un punto di vista importante, che sposta tutta l’attenzione sull’individuo, sui processi di apprendimento, di motivazione, sui processi che egli attiva, sulle difficoltà e, appunto, sugli errori come parte del meccanismo che, talvolta, si inceppa.
Uno dei massimi pedagogisti italiani, il professore Nicola Siciliani De Cumis, ne parlerà a Calamita Educational sabato 9 marzo. A partire da un’esperienza davvero originale che il decano de La Sapienza, massimo esperto di Labriola, oggi in pensione, sta conducendo come volontario all’interno delle carceri di Regina Coeli e Ugo Caridi, rispettivamente a Roma e Catanzaro.
Le nostre telecamere lo hanno raggiunto nel Capoluogo di regione calabrese, anche grazie alla collaborazione del direttore del penitenziario di Siano, Angela Paravati che incoraggia e sostiene fortemente simili progetti ispirati dall’articolo 27 della Costituzione italiana, ovvero alla funzione rieducativa della pena, e alla presenza del Magistrato di sorveglianza Angela Cerra, che sulla rieducazione in carcere ha espresso nell’occasione parole chiare e importanti: “La lettura è uno dei principali veicoli di conoscenza; quanto più siamo consapevoli delle nostre possibilità, tanto più siamo liberi di scegliere”.
L’attività del laboratorio di lettura e scrittura creativa portato avanti con i detenuti nella struttura, si è concentrato sulla lettura de “L’ape furibonda”, il bel libro di Bruno Gemelli, Claudio Cavaliere e Romano Pitaro, Rubbettino Editore, che a partire da undici storie vere, racconta il temperamento di altrettante donne coraggiose, distintesi con le loro azioni per audacia e intraprendenza, a volte pagando con la vita le loro scelte. Donne emancipate, donne di carattere dentro brevi storie ambientate in Calabria. Il coraggio, la passione e la tenacia di ciascuna di loro, come l’ape furibonda di Alda Merini.
Un laboratorio, ha affermato Siciliani De Cumis, “che a partire dal testo particolarmente appassionante, ha coinvolto i miei studenti e ha mostrato come la rieducazione, o l’educazione, non debba mai pensare di dover trasformare di pianta ciò che un individuo è, anche e soprattutto se si trova in un regime di detenzione. Anzi, al contrario, è necessario, dato quasi per assodato che l’errore si possa determinare nell’arco di una vita, indagarlo intimamente. E’ proprio il processo, inteso alla maniera deweyana, che conta, il processo dell’esperienza, il modo in cui essa ha origine e si configura. Un po’ come era per Socrate il processo maieutico: è a partire dall’errore, ovvero da quel “sapere di non sapere” in cui ogni uomo, in fondo, si riconosce, che ciascuno avvia la propria ricerca”.
Nell’intervista al professore Siciliani De Cumis approfondiremo questo aspetto e molti altri: non perdete la puntata di Calamita Educational, sabato 9 marzo h.15.30 su Video Calabria Tv (canale 13), oppure sul canale 5013 della piattaforma Sky, per gli spettatori non calabresi. Se doveste perdere la puntata, a partire dalle ore 16.00 ogni sabato sarà visibile sul nostro canale youtube e sul nostro sito internet. A sabato!!!
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Attento che cadi!
“Attento che cadi!”, diciamoci la verità: è una frase che pronunciamo spesso. Una volta mi è capitato addirittura di sentire: “Scivola piano!”, come raccomandazione ad un bambino che giocava gioioso su uno scivolo.
Avete mai letto la fiaba splendidamente narrata di “Alice Cascherina”, di Gianni Rodari? (Rodari, G. (1995). Favole al telefono. Trieste: Einaudi, pp. 28-29). Una meravigliosa metafora del peregrinare alla ricerca di se stessi, dell’esplorazione del mondo mosso da mille e una curiosità. Un affascinante esempio di “cadute” seguite da instancabili “rimesse in piedi”, appassionato come solo i bambini sanno essere.
Nel cadere ogni bambino, di cui Alice incarna una delicata metafora, impara a conoscere ciò che è giusto o sbagliato, a distinguere le emozioni proprie e altrui, a vedersi capace e competente nel mondo.
Quella che appare talvolta a noi genitori come la sola “pericolosità” della caduta, in realtà è un’esperienza che può celare una variegata serie di emozioni e opportunità.
Nella gran parte dei casi, è sufficiente contare fino a dieci e avere la pazienza di non sostituirci, di non anticipare giudizi, non negare possibili valutazioni, non ritardare volontà di sperimentare… Nessuno ci insegna a fare i genitori e si sbaglia per amore: su questo non ci piove. E sempre e solo per amore… possiamo provare “a non ricadere” nell’errore!
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