“La magia dei cristalli” arriva al Cinema Comunale di Catanzaro
Ricordate il bel servizio che abbiamo dedicato a “La magia dei Cristalli”, il film documentario di Filippo Corrieri ed Ivan Comi, in anteprima a Soverato lo scorso ottobre?
Come dimenticare le immagini mozzafiato di faro Punta Stilo, Capo Colonna, Caposuvero, Punta Alice, Capo Spartivento…, fra le tante altre, di cui il documentario è davvero ricco. Nei pochi minuti in cui Calamita Educational ha parlato dell’Opera, nata grazie alla collaborazione di grandi professionisti con il Mibac, la Marina Militare e l’I.C. Casalinuovo di Catanzaro, non abbiamo potuto darvi che un piccolo assaggio. Domani, mercoledì 5 febbraio, sarà finalmente possibile vedere il bel film-documentario al Cinema Teatro Comunale di Catanzaro, dove è prevista una doppia proiezione: la prima alle 17.30, la seconda alle 21.00.
Da dove nasce il desiderio di realizzare questa opera? Ivan Comi e Filippo Corrieri hanno risposto così alle domande di Calamita Educational.
Un’Opera che ha l’ambizione di essere trasversale, che possa raggiungere le persone di ogni età e di ogni dove, perché quello che abbiamo cercato di portare alla luce è il rapporto fra la l’uomo e la natura, l’uomo e l’ambiente, l’uomo e la storia, e certamente questa ricerca è possibile in ogni dove, non soltanto in Calabria. Se non si presta attenzione e non si educa fin da piccoli a vivere questo rapporto, con la società che corre a duemila, c’è una grossa probabilità, o quantomeno il rischio che molte cose importanti, non più utili da un punto di vista funzionale, possano cadere nel dimenticatoio. Noi abbiamo realizzato un docu film che non è un’opera tecnica sui Fari e il loro funzionamento, che magari avrebbe entusiasmato una nicchia di appassionati. Prendiamo spunto dai fari del territorio calabrese per parlare di un certo tipo di rapporto, che rischia di andare perduto, che vale in tutti i territori, per tutte le età. Il film non è un documentario classico, si parla di leggende, curiosità, cenni storici, non a caso infatti c’è un inizio, uno svolgimento, una risoluzione, potremmo dire un finale. Abbiamo cercato di parlare a tuttotondo di ciò che ruota intorno a queste torri luminose, da cui hanno preso ispirazione pittori e poeti in tutti i tempi.
Perché l’idea di lavorare con i bambini e la scuola?
Non a caso per sensibilizzare il più possibile le persone attraverso questo lavoro abbiamo chiamato in causa anche i bambini a scuola: abbiamo utilizzato quasi come espediente narrativo i bambini in classe che fanno questa lezione sui fari e diventano l’unica speranza per la loro salvaguardia, mostrando interesse ed entusiasmo. E’ un’idea che mi è venuta e che ho condiviso con Ivan, anche un po’ per via di Nicole, la sua bambina, che rimaneva a casa a disegnare i fari quando si usciva per fare riprese, ma sarebbe sempre voluta venire a seguito, perché per lei incontrare quei giganti rappresentava un’avventura, da vivere in prima persona. L’idea di girare quelle che poi sono scene centrali del film, in una scuola è venuta a seguire, anche per via delle tante difficoltà che abbiamo avuto nel costruire questa opera. Da una parte l’interesse e l’entusiasmo dei bambini, dall’altra Enti, Strutture, Istituzioni con cui fino ad ora non siamo riusciti a costruire nulla di concreto, fatta eccezione per l’aiuto, piccolo ma importante del Ministero dei Beni Culturali. Con i bambini non è stato così, abbiamo trovato un entusiasmo che li ha resi fin da subito compagni di viaggio. A differenza del loro, il mondo dei grandi quando si parla di cultura e impegno, non è subito disposto a mettersi in gioco e a fare proprie le cause. I bambini hanno uno sguardo integro, che può essere molto utile, come la luce dei fari, nonostante tutta la tecnologia di adesso.
Parlavate di un documentario sui generis, con finale. Senza svelare troppo che cosa potete anticiparci …?
Cercavamo un intellettuale, uno scrittore di fama, capace con la sua Opera di arrivare alle famiglie e sottolineare l’importanza di educare fin da piccoli i bambini, poi i giovani, i ragazzi, ad un rapporto con la natura, con il territorio. Ed è stata una folgorazione scoprire che un poeta come Franco Arminio, paesologo noto in tutto il mondo, avesse sviluppato la sua poetica nella stessa direzione in cui andavamo noi… Gli abbiamo proposto così di utilizzare una sua poesia e ha sposato in pieno il nostro progetto. Questo ci ha aiutato molto nel centrare ancora di più il senso del film, promuovere un nuovo sguardo sulle cose, sui luoghi, sull’ambiente che ci circonda, e farlo attraverso i bambini e l’educazione a scuola e in famiglia.
L’Opera è composta dal film “La magia dei cristalli” e da un libro “I Fari di Calabria, tra natura e archeologia”: due opere diverse che si completano, vero?
Sì, esatto. La parte più poetica, narrativa, è appunto affidata al film, mentre la grande mole di materiali fotografici e storici raccolti durante il lavoro preparatorio, è confluita nel volume che si potrà acquistare anche domani. Nel suo complesso l’opera è molto strutturata e completa: confluiscono al suo interno sforzi importanti e grandi professionalità: solo per citarne alcune ricordiamo Giuseppe Peratoni per i testi; Mino Freda per le musiche, che assieme a me ha strutturato il lavoro come si trattasse di un film, in cui ogni scena, ogni protagonista ha il proprio tema che accompagna nella narrazione lo spettatore; Claudia Catani, insomma l’equipe che ha lavorato a questo documentario lo ha fatto come fosse un film. Ci auguriamo di poter contribuire tramite questo lavoro a cambiare lo sguardo e il modo di vivere i territori. Vedete il film e ci direte…
Appuntamento dunque domani, mercoledì 5 febbraio, al Cinema Teatro Comunale di Catanzaro, per una doppia visione: la prima in programma alle 17.30, la seconda alle 21.00. Buna visione!
Per rivedere il servizio di Calamita Educational con le interviste e gli ospiti dedicato a “La magia dei Cristalli“, clicca qui:
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