Caro diario…
UN ALLEATO PREZIOSO PER IMPARARE A GESTIRE IMPEGNI E TEMPI FIN DA BAMBINI
Nel mese di gennaio scegliamo di fare focus su un protagonista della quotidianità scolastica che sembra vecchio, e invece non lo è affatto: ovvero il diario.
La cara vecchia agenda che in questo mese dell’anno abbonda sulle scrivanie di tutti e che gli studenti di ogni età adorano, perché a ricordare loro quotidianamente il proprio dovere, sono beniamini, supereroi e tendenze del cuore. Tutti l’abbiamo amato, personalizzato, custodito gelosamente, tenuto segreto o condiviso serenamente a seconda del suo contenuto. E’ stato, e per molti ancora è, un alleato prezioso anche da adulti per ricordare incombenze quotidiane. Ma nonostante il glorioso passato, oggi il diario “in carta ed ossa” vive un momento di confusione e scarsa popolarità. Dopo l’acquisto (anche abbastanza costoso, soprattutto se si considera che spesso resta intonso, o quasi) il povero diario rimane sovente il povero escluso della classe, perché sostituito dal più contemporaneo “registro elettronico”.
Alla base di questo “uso” crediamo ci sia, appunto, una gran confusione di ruoli, proprio laddove ci sarebbe grande bisogno che ciascuno fosse pienamente calato nel proprio. Chi sono gli attori di questa scena caotica? Quelli di sempre quando si parla di scuola: alunni, insegnanti, genitori.
Gli alunni necessitano del diario per chiudere in modo compiuto l’ora di ciascuna lezione; in tal modo sanno di dover tenere alta l’attenzione fino alla sua conclusione. Grazie al diario, sanno qual è il proprio compito per i giorni a seguire sul dato argomento e sanno di dover rispondere in prima persona di questo impegno. Per portarlo a termine devono organizzare e gestire il tempo di studio rispetto agli altri impegni pomeridiani. Il tutto in modo il più possibile autonomo. E l’autonomia andrà crescendo con l’età, se allenata.
I docenti sono purtroppo spesso i primi artefici di questo corto circuito comunicativo, che agisce su tre fondamentali livelli del rapporto docente-alunno: comunicativo, didattico, educativo, relativamente all’uso del diario, o del registro elettronico in sua vece. Quando trascurano per i più svariati e magari anche comprensibili motivi, che il momento dell’assegno dei compiti è parte integrante dell’ora di lezione, e scelgono di rinviarlo a dopo privilegiando il “registro elettronico” innescano, forse non consapevolmente, un meccanismo a catena esplosivo di deresponsabilizzazione. Se il bambino/teen ager non conosce l’assegno per l’indomani, e la sola risposta che si sente dare è: “lo trovi sul registro elettronico”, vuol dire che non è più affar suo, paradossalmente, ma della mamma, della tata, della nonna, della zia, e peggio ancora: del cellulare in persona… E questo vuol dire anche che la sacrosanta regola: “Non si tocca il cellulare finché non hai fatto i compiti” va a farsi benedire, e quell’agente di disturbo per antonomasia, sarà autorizzato dalla massima autorità in questione – l’insegnante -, ad affiancare lo studente durante il delicato momento “del raccolto”: i compiti pomeridiani.
I terzi con chiamata diretta si ritrovano risucchiati nella quotidianità scolastica dei loro figli, sacrosanto dovere, ma in una fase della giornata ancora prematura. Quello che dovrebbe infatti essere un momento di controllo e verifica a fine pomeriggio, diventa un attivo ruolo di ricognizione, interrogazioni, ispezione… alla ricerca del compito cartaceo, ma “elettronico”, tramite scambi convulsi sulle chat di classe, in cui a confrontarsi è una vasta platea di mamme (magari a lavoro, giustamente!). Inizia il via vai, con cellulare, tablet e Pc con stampante e scanner possibilmente collegati alla mano, dei punti di domanda su pagine, esercizi, quaderni, libri, schede, … una caotica processione che si conclude solo con l’ultima pagina da studiare, quando tutti sono ormai esausti, stressati e iperconnessi ma in fondo molto, molto sconnessi.
Il buon proposito di immaginare i propri figli seduti il tempo loro necessario per completare i compiti, con l’ausilio del loro caro supereroe nascosto nel diario, finisce rovinosamente in frantumi e appare come un ormai irrecuperabile retaggio del passato.
Ma la domanda nasce spontanea: non sarebbe più semplice e produttivo usare il diario, prezioso alleato per contenere ruoli, funzioni e tempi, di cui oggi più che mai si sente uno straordinario bisogno in famiglia, in classe e soprattutto fra i nostri bambini e ragazzi?
Noi siamo certi che, se rimesso al suo posto e recuperata la sua vecchia e mai tramontata multifunzionalità, rivivrebbe una brillante stagione di ritorno e la sua reputazione, arricchita di nuovi significati e benefici contemporanei, spazzerebbe via le mode che nascono per altri usi e, se abusate, fanno più danni che altro.
- Pubblicato il Calamita per Mediterraneo e dintorni
Scuola: oggi in piazza insegnanti e genitori per chiedere priorità sul tema
“Priorità alla scuola” è la chiamata che oggi 23 maggio muoverà la manifestazione promossa in tutta Italia dal comitato omonimo fatto di insegnanti, famiglie, dirigenti scolastici. Tutti in Piazza, con le dovute precauzioni e misure di sicurezza della “Fase 2” dell’Emergenza Covid19, per chiedere, in sostanza, alla Ministro dell’Istruzione Azzolina di riaprire le scuole a settembre. Ma di farlo con il piede giusto e non perdendo questa occasione per apportare miglioramenti attesi da tempo. Le Linee Guida del Dipartimento Istruzione parlano già di tre metri quadrati a persona, per cui sarà impensabile tornare in classe in 30. Ciò significa che sarà necessario reperire al più presto nuovi spazi idonei, ed i sindaci sono stati già chiamati ad avviare un censimento nei loro Comuni. Nel frattempo significa anche che bisognerà mettere mano alla riduzione dell’orario scolastico per consentire una turnazione delle classi che permetta a tutti la frequenza delle lezioni in presenza, soprattutto per l’Infanzia e la Primaria, avendo la didattica a distanza mostrato tutti i suoi concreti vantaggi in emergenza per il ciclo di Secondarie di Primo e Secondo grado, ma anche diversi limiti, soprattutto con gli allievi della Primaria, o con quelli in tenera età. Si parla già di doppi turni – che potrebbero rendere necessaria l’immissione in ruolo di nuovi insegnanti – così strutturati: primo turno dalle 8.30 alle 12.30, secondo turno dalle 14.00 alle 18.00. Nella pausa si dovrebbe provvedere alla accurata e normata sanificazione degli spazi, per cui bisognerà reclutare e formare nuovo personale Ata. Tutto questo con le risorse del “Decreto Rilancio”? C’è chi pensa sia una vera utopia. Quella della Scuola è una macchina complessa, con una burocrazia tortuosa, come sanno i tanti precari e vincitori di concorso in attesa da anni di poter espletare il ruolo per cui hanno studiato. La Ministra Azzolina, ricordando le bare di Bergamo sfilare sui camion dell’Esercito, ha affermato di voler tornare a Scuola, ma con la dovuta sicurezza e anche di voler cogliere questo momento “post-crisi” per migliorare il comparto, nella consapevolezza della complessità di questa impresa, ma non della sua impossibilità. Del resto, quale cambiamento è indolore? Certo questo significherà aprirsi a nuove abitudini, che potrebbero essere migliorative della condizione attuale della scuola. Più attività all’aperto, in spazi informali come palestre, parchi verdi e parchi giochi, resi disponibili grazie alla realizzazione di un accordo operativo fra Scuola, Associazioni di volontariato, sportive e stakeholders che già collaborano con gli ambienti dell’Istruzione. A livello nazionale, come a livello locale, sono già attive diverse sperimentazioni, che Calamita Educational continuerà a seguire e raccontarvi, per tenere alto il dibattito sul tema. Manteniamo alta l’attenzione sulla Scuola, per non perdere una buona occasione di rinnovamento del ciclo di istruzione nazionale, più che di ritorno alla normalità, facendo tesoro di quanto questi mesi ci hanno certamente insegnato.
(R.P.)
- Pubblicato il Editoriale
A Catanzaro “didattica della vicinanza”: racconto di una maestra che unisce social, mente e cuore
“Il verbo leggere non sopporta l’imperativo” diceva Gianni Rodari. E la Scuola si sforza di tenere alto questo motto. Così le sue “Favole al telefono” insieme a molte altre si fanno spazio anche in queste giornate stravolte dal Coronavirus e diventano una bella occasione per superare l’isolamento sociale. L’intimità familiare e con essa uno dei suoi momenti simbolo, quello della buonanotte, in queste settimane critiche si sono aperti in un abbraccio allargato fra maestre, bambini e genitori.
E’ successo a Catanzaro, nell’Istituto Comprensivo Patari-Rodari retto dalla Dirigente Anna Maria Rotella, con i bambini delle classi prime, dove ha preso vita una iniziativa di grande spessore culturale, pedagogico e scolastico, come risposta al distanziamento fisico, ma non per forza emotivo e psicologico. IL’iniziativa prevede una lettura quotidiana, a scelta di mamme e bambini, da inviare ai compagni di classe via whatsapp, o tramite il canale YouTube “Le Favole di Gianni Rodari”.
Una coccola, un abbraccio. Come lo definisce la maestra Maruska Mauro, che ha lanciato l’idea, seguita dalle colleghe Arianna Colonnese, Antonella Perri, Maria Luisa Fabiano, Rosita Mirante, Monica Luise, Rosita Parisi, Caterina Voci, Emanuela Costantino, Teresa Fanara, Giovanna Scarpino, Alma Rao, Angela Cantafio, dalla Presidente d’Istituto Rossana Neri e anche da alcuni docenti dell’Istituto Comprensivo che hanno contribuito con una lettura, essendosi innamorati dell’idea. E prima ancora dalla stessa Dirigente Rotella, che ha accettato di buon grado di leggere in pigiama “Il gambero” per i suoi piccoli alunni. Del resto, il suo messaggio di auguri in occasione della Pasqua aveva commosso l’intera comunità scolastica: “State sereni – aveva detto in un video messaggio – . Di programmi riparleremo a settembre. Proseguiamo con le attività senza preoccupazioni. Adesso i bambini impareranno la scienza della vita!”. E in questo solco si è proseguito. Perché più che di grammatica, regole e programmi tradizionali, i bambini a questa età ed in un momento così particolare hanno bisogno di comunicare, di essere rassicurati, di sentirsi emotivamente in contatto con il mondo, i loro amici, i loro insegnanti.
A raccontare a Calamita Educational come è nata l’iniziativa e soprattutto come inaspettatamente sta crescendo, è la stessa Maestra Mauro, alla quale abbiamo chiesto anzitutto come sta?
Adesso bene, bene, grazie! Dopo l’iniziale spaesamento, senso di smarrimento, stordimento, condiviso con le mie colleghe, ora posso dire di aver trovato un nuovo equilibrio, certamente facilitato e consentito dagli strumenti di comunicazione, da telefono, video chiamate, whatsapp. E’ stato un percorso, che ancora non può certo dirsi concluso, fatto tutti insieme, scuola e famiglie.
Scuola – Famiglia: Gianni Rodari avrebbe parlato di “binomio fantastico”. Come ha vissuto e come ci racconta questa relazione, da sempre centrale nella crescita dei bambini e dei giovani, ma non sempre semplice e costruttivo?
Una relazione speciale e preziosa, che io ho trovato migliorata, cresciuta, più interconnessa: in questi mesi abbiamo lavorato fianco a fianco con le famiglie, addirittura noi maestre siamo entrate nei gruppi whatsapp delle mamme, per stare loro più vicine, per comprendere meglio esigenze, criticità, bisogni. A 52 anni posso dire di essere stata, talvolta, più coinvolta e intenerita dalle reazioni di alcune mamme, che da quelle dei nostri bambini. Sono nati dei rapporti speciali, di vicinanza, supporto, reciprocità, con tanta voglia di costruire relazione, ascolto. C’è stato quasi uno scambio di ruoli. Le mamme sono diventate un po’ maestre, e noi maestre siamo diventate un po’ mamme.
Un grande valore quello costruito, dunque. Se dovesse trovare una parola d’ordine per definire questo momento che sta vivendo, da insegnante, quale sceglierebbe?
Certamente la parola “flessibilità”, è in essa che ho trovato nuovo slancio e motivazione. Ho vissuto un momento di grandi interrogativi sul mio ruolo di maestra. “A che cosa può servire la lezione cattedratica in questo momento ai miei bambini?”. La vita li porterà da sé ad apprendere in modo meccanico la regola della maiuscola dopo il punto, ad esempio. “Che cosa non può davvero mancare in questo momento ai nostri bambini?”.
Ed è qui che entra in gioco la favola, come risposta a simili domande, per trasmettere stimoli, ma anche vicinanza ai bambini, vero?
Sì. Ci siamo confrontate molto fra colleghe e con la Preside Rotella, alla ricerca di soluzioni possibili, per continuare a realizzare “atti educativi e formativi forti”, capaci di coinvolgere la testa e il cuore. Lavoriamo da sempre con Rodari, la nostra scuola è tappezzata di murales dedicati a lui, grazie ad un progetto intitolato “Inna-muriamoci” realizzato negli anni passati. Questo anno in particolare era per noi dedicato naturalmente alla valorizzazione della sua Opera, ricorrendo il centenario dalla sua nascita. Le mamme ricorderanno che i bambini sono stati accolti il primo giorno di scuola dalle Maestre che indossavano magliette bianche con sopra scritte alcune delle frasi più belle e significative del grande autore per l’infanzia, capacissimo di arrivare con l’uso della parola al cuore e alla mente. E’ stato ed è un “Principe della parola”, come mi ha detto un mio alunno in prima, che lo ha disegnato su un cavallo bianco con il mantello, cavalcare nel “Regno di Fantasia”. Abbiamo deciso di continuare a lavorare sulla valorizzazione della sua opera anche a distanza. Ed è stata la favola che ci ha guidato fino ai bambini, fin nelle loro case, dalle loro mamme, in un bisogno diffuso di vivere la comunità educante, di relazione e vicinanza.
Come è stato entrare nelle case a cavallo delle “Favole al telefono”, titolo di una delle più famose e premiate sue opere, che per un casuale ma efficace gioco di parole appare particolarmente adatto al momento?
I bambini lo hanno accolto come un amico, perché lo conoscevano già. E la cosa più bella, e interessante dal punto di vista didattico per noi insegnanti, è stato che i bambini non hanno mai vissuto questo momento della lettura della favola come un compito. Del resto, come ricordava lei all’inizio, “Leggere è un verbo che non sopporta l’imperativo!”. Non è stato come entrare a gamba tesa nell’intimità familiare, ma come aprire le porte ad un amico, a cuore aperto! Il messaggio più importante che è passato è stato questo. Le prime favole sono state raccontate in pigiama dalle maestre, dalla nostra Preside, dal caro amico di ogni catanzarese Enzo Colacino. Poi l’idea ha contagiato i genitori, le mamme e anche qualche papà. Ogni volta i bambini danno sfogo alla loro fantasia… Sta andando avanti tutt’ora e adesso pensiamo di coinvolgere anche i nonni, perché loro sono fra quelli che più di tutti patiscono l’impossibilità di abbracciare i nipotini.
A proposito di nonni, qualche giorno fa, uno dei decani del giornalismo italiano, oggi ultracentenario, Sergio Lepri, chiacchierando con il Ministro dell’Innovazione Pisano, ha affermato: “Questi strumenti ci danno una grandissima opportunità per comunicare, usiamoli bene. L’importante è sentirsi amici!”. Un’affermazione che ci impone di considerare gli “schermi piatti” nostri alleati, a patto di riempierli di umanità?
Sono strumenti particolari, che rischiano di lasciare indietro molti, anche nella scuola, se non vengono usati correttamente. Sono preziosi, ma possiamo fare affidamento su di essi fino alla curva: poi torno a dire c’è bisogno di mettere in campo mente e cuore, e questo è possibile anche a distanza, ma senza dimenticare che la relazione con gli studenti – di qualsiasi età – è sempre un fatto personale, individuale. Solo così si arriva a tutti! Non possiamo ragionare per la maggioranza della classe, abbiamo il dovere di pensare a tutti.
Non tutte le situazioni sono uguali: dal suo angolo visuale, con quali diversità e difficoltà si è confrontata?
All’inizio avrei voluto essere una farfalla, per essere nelle case dei bambini. Abbiamo avvertito e conosciuto tante situazioni differenti, con caratteristiche e criticità diverse. Bambini figli di operatori sanitari, medici, personale dei supermercati, già molto provati emotivamente perché non potevano riabbracciare le mamme o i papà alla sera al rientro da giornate lavorative anche molto stressanti. Ci siamo confrontati con mamme e papà impegnati con lo smart working, impossibilitati a seguire i loro bambini con i compiti. E ogni bambino ha reagito in modo differente allo stare in casa, a proprio modo, come è giusto che sia. Abbiamo dovuto mettere in campo tutta la nostra esperienza, alla ricerca della soluzione per comunicare davvero con un bambino, con le mamme. Magari ci sentiamo più volte al giorno, o facciamo lezione al telefono perché ci sono bambini che non hanno il computer, o che non hanno whatsapp, e anche se la scuola manda il Pc o il tablet, non è detto che ci sia la rete, e che lo si sappia, o si possa utilizzare. Ripeto che la didattica, anche e ancor di più a distanza, rimane un fatto individuale.
La Scuola ha dato prova, fra difficoltà oggettive, di reggere il peso di un Paese in emergenza. Da insegnante, il ruolo complesso richiesto oggi può essere svolto tramite la “didattica a distanza” secondo lei?
Io voglio rompere gli schemi con questa risposta, perché posso dire che noi abbiamo realizzato la “didattica della vicinanza”, magari non dormendo la notte per quel problema, per quella difficoltà. Mi rendo conto di lavorare cento, per ottenere dieci: nuovi programmi sui computer, nuovi metodi, nuove sfide… Ma sono certa che potremo dire di aver superato la prova insieme ai nostri bambini, se avremo dato il massimo. Ci sono dei limiti, certamente, sui quali tocca lavorare molto, ma è possibile.
Notizie di queste ore ormai definitive: la scuola riaprirà a settembre con modalità ancora incerte. Cosa pensa se guarda al futuro?
Io sono molto ottimista e fiduciosa. Se lei mi chiede come saranno i bambini a settembre, io le rispondo che saranno cresciuti, più forti, più maturi. Questo “laboratorio” ha messo a dura prova tutti noi, ma possiamo uscirne più forti. Io stessa ho fatto cose che non avrei mai fatto se non fossi stata costretta dalla pandemia. Ma questo ci chiede il nostro mestiere: e torno alla flessibilità, che fa il paio con la creatività, che va nutrita, coltivata in ogni direzione, perché il mio, il nostro obiettivo, è e rimane il bambino, che deve poter diventare quel che è lui, non ciò che dice la maestra.
Appuntamento per tutti, quindi, sul canale YouTube dedicato alle favole di Gianni Rodari?
Sì, ci vediamo nel Regno di Fantasia, dove ogni cosa è possibile!
Se volete ascoltarle anche voi ecco il link: https://www.youtube.com/channel/UCy_0S_HhcHOJSuMztGxs3qg
(Rosalba Paletta)
- Pubblicato il educazione
Quali docenti hai amato di più nella vita?
Quali sono i docenti che hanno lasciato un segno nelle vostre vite…? Quelli più indulgenti? Quelli più permissivi? Forse quelli più ingiusti (sigh!)? Quelli più severi? Oppure, forse, quelli che vi hanno appassionato, insegnato ad amare e a coltivare la curiosità fuori e dentro di voi?
Calamita Educational risponde prendendo in prestito le parole del professor Umberto Galimberti, che in un’intervista rilasciata in occasione dell’uscita del suo libro “La parola ai giovani” (Feltrinelli), ha affermato: «L’insegnante deve insegnare. Per farlo serve una capacità empatica e comunicativa, la fascinazione. Se non apri il cuore, non apri nemmeno la testa delle persone. Gli insegnanti dovrebbero essere sottoposti a un test di personalità̀ che valuti queste cose. Se uno non sa affascinare è meglio che cambi lavoro».
In una società che esprime così tanti e repentini bisogni – si pensi alla collettività multietnica, ai ritmi frenetici e competitivi, alle tecnologie pervasive, alle famiglie in assetti variabili, all’emotività sempre più difficile da esprimere, alle competenze richieste sempre più elevate (scienze, lingue e capacità di leggere in primis) – quante domande giungono alla scuola e agli insegnanti! Un mestiere difficile e nobilissimo! Pensiamo, forse il più nobile, accanto a quello di medici e affini. Adatto a tutti? Sono ancora le parole dell’amatissimo professore, psicologo, intellettuale e scrittore che prendiamo in prestito per rispondere a questa domanda “da un milione di dollari”: “Non tutti possono insegnare – afferma Galimberti – . Uno che è alto un metro e cinquanta non può̀ fare il corazziere; così se uno non sa affascinare, comunicare, non può fare il maestro, il professore. Lo dice Platone: si impara per imitazione”.
Calamita Educational nella puntata in programma per sabato 25 gennaio, vi racconta un modo di fare Scuola ricco di fascinazione, presentandovi un’antologia di “storie d’amore”, scritte a tante mani da docenti, educatori e allievi animati dal “fuoco della passione”! Storie di “Scuola fuori e dentro la Scuola”, per terra, per mare e per cielo.
Protagonisti di questa antologia di fine edizione saranno: il docu film “La magia dei cristalli” firmato Filippo Corrieri e Ivan Comi, girato anche grazie alla preziosa collaborazione delle classi elementari dell’Istituto Comprensivo Casalinuovo di Catanzaro, retto – all’epoca della realizzazione del progetto nelle classi -, dalla professoressa Nuccia Carrozza, e oggi presieduto dalla professoressa Maria Riccio. Il docu-film, che comprende anche un prezioso volume da acquistare e custodire nelle librerie di ogni casa, è stato realizzato in collaborazione con il Polo Museale della Calabria, all’epoca diretto dalla dottoressa Angela Acordon, oggi invece dalla dottoressa Elisabetta Cuciniello; importante anche il contributo del direttore del Museo e Parco Archeologico di Capo Colonna, Gregorio Aversa; come pure, per la realizzazione del documentario, è stato fondamentale il contributo della Marina militare, sotto la cui competenza ricadono i Fari, ed il cui Comando ha sede per il Sud a Taranto, all’epoca dei fatti sotto la guida del Capitano di Fregata Carlo Salvati.
E ancora vedremo gli studenti dell’Istituto Salesiano di Soverato: Andrea Codispoti, Nicoletta Riccio e Sara Renda del IV Liceo Classico, guidati in un progetto di ricerca sui cetacei condotto dal Ce.S.R.A.M, presieduto dalla docente di matematica e scienze, nonché biologa marina Maria Assunta Menniti, da Vincenza Suraci – Biologa marina, e con Paolo Palladino al comando dell’imbarcazione. I risultati di questo studio, cui hanno contribuito gli studenti in alternanza scuola-lavoro, sono stati presentati a Barcellona nell’ambito di uno dei più prestigiosi appuntamenti della comunità scientifica internazionale di settore, la World Marine Mammal Conference.
Vedremo poi le bellissime immagini del progetto MOCRIS con gli studenti del liceo Scientifico di Cariati, retto dal D.S. professore Franco Murano, anche qui un percorso di Alternanza scuola/lavoro realizzato con la collaborazione di: Domenico Liguori, docente di matematica e fisica; Valerio Bocci e Francesco Iacoangeli, dell’INFN – Roma; il Antonino Brosio e Antonella Tripodi, ingegneri di ABProject; Nicola Mari, Ricercatore di geologia planetaria Università di Glasgow; Rocco Dominici e Paola Donato, ricercatori del Dipartimento DiBEST UNICAL.
A seguire il “Parco Astronomico Lilio”, custodito fra cielo e boschi del piccolo centro crotonese di Savelli, e i bambini e i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Verzino (Kr) plesso di Savelli, guidati dalla loro insegnante Loredana Trotta, e accolti dagli ingegneri Antonino Brosio, Direttore Parco Astronomico Lilio (Savelli – KR), e Maria Antonia Tripodi, Responsabile didattica del Parco Astronomico, impegnati nel bel progetto di “Scuola fuori dalla Scuola” dal titolo “Sotto questo cielo”.
Tutti al microfono di Rosalba Paletta per raccontare entusiasmanti racconti dalle nostre scuole.
Appuntamento, dunque, con la prossima puntata di Calamita Educational per sabato 25 gennaio come sempre alle 15.30 su Video Calabria (canale 13 DT e canale 501 della piattaforma Sky), e sempre on line sui canali social di Calamita Educational. E non dimenticate: scriveteci a info@calamitaeducational.it e verremo a scoprire le vostre esperienze. Ancora una buona visione a tutti. Continuate a seguirci. Torneremo presto con le nostre nuove puntate!!!
- Pubblicato il educazione
Calamita Educational torna a grande richiesta con “il meglio di…”
L’educazione, la scuola, la famiglia, il futuro dei nostri figli… quanto ci riguarda più da vicino e ci preoccupa, forse, se ci fermiamo a riflettere qualche istante. Temi di cui vorremmo parlare moltissimo, approfondire e aggiornarci in questi tempi che cambiano così velocemente … ma di cui in realtà si sente dibattere ben poco.
Per questo non perdete lo spazio che Calamita Educational, l’originale format Tv incentrato proprio su questi temi, ha scelto di dedicare a queste priorità nella vita di tutti i giorni e che, con le vostre idee, domande e testimonianze, potrà continuare a crescere ancora ed essere sempre più a “nostra” misura. A misura di famiglie, insegnanti, educatori, scuole.
A grande richiesta, saremo ancora con voi per questa “winter edition” anche sabato 18 gennaio e poi sabato 25 gennaio, con due puntate speciali, dedicate – la prima – ai nostri Ospiti, e – la seconda – ai nostri giovani e alle nostre Scuole.
Formazione docente, nuove tecnologie a scuola, tempo trascorso in famiglia, uso responsabile degli smartphone… al centro dei nostri incontri con ospiti di grande interesse, che quotidianamente operano con i giovani e le famiglie, e possono fornirci interessanti spunti di riflessione per arricchire il nostro approccio a certe tematiche. Nella puntata di sabato 18 gennaio, ascolteremo ancora le interviste della nostra Rosalba Paletta alla D.S. dell’IIS “E. Fermi” di Catanzaro, professoressa Teresa Agosto, sull’esperienza straordinaria dei “future lab”; l’insegnante di scuola primaria e formatrice Laura Moroni, impegnata sulla formazione alle Web App a supporto della didattica; il docente liceale e formatore Mauro Sabella, esperto sulle metodologie che possono rendere la didattica delle discipline tradizionali, più accattivante; il CEO e General Manager del Cavallino Bianco Grand Hotel Family Spa Ralph Riffeser, che ha fatto del “valore del tempo in famiglia” il fulcro della sua esperienza imprenditoriale.
Non perdete quindi la possibilità di riascoltare ancora questi interessanti contributi, per ”stare insieme” ai temi che più ci riguardano e che tocchiamo con mano ogni giorno nelle nostre vite.
Calamita Educational vi aspetta… “con la forza magnetica delle relazioni che fanno crescere”, sui nostri canali social (Instagram, Facebook, YouTube), sul sito calamitaeducational.it e su Video Calabria (canale 13 DT e canale 501 della piattaforma Sky) anche sabato 18 gennaio alle 15.30.
- Pubblicato il comunicati stampa
Solo diciotto minuti al giorno per i nostri figli! Facciamo rifornimento di tempo
Diciotto minuti è il tempo medio che trascorre una famiglia italiana con i figli quotidianamente. Un dato allarmante, emerso da una ricerca resa nota dall’Ufficio del Garante calabrese per l’infanzia, che ci invita a riflettere su come cambino i rapporti e le relazioni, e sull’importanza di fare tesoro delle manciate di minuti a disposizione, magari non sacrificando anche quelli davanti ad uno “schermo”. Assieme all’Ospite del giorno Ralph Riffeser, CEO e General manager del Cavallino Bianco, Calamita Educational affronterà da una particolare angolazione questo tema, nella puntata in onda l’11 gennaio, come sempre alle 15.30 su Video Calabria (canale 13 DT e canale 501 della piattaforma Sky), e sempre on line sui canali social di Calamita Educational.
La puntata prosegue con le arti bianche, che sembrano fatte apposta per ricreare, impastando, armonia in cucina a tutte le età, invitando a ritagliarci uno spazio prezioso nelle frenetiche giornate contemporanee. Stavolta il simpatico trio di “Mangiando s’impara” composto dalla Maestra Valentina Amato, la piccola Matilde Mia e dalla biologa nutrizionista Bianca Parisi, si divertirà a impastare e svelare la ricetta del giorno, che potrete divertirvi a replicare a casa ogni volta che avrete voglia di stare bene, come accadeva nelle cucine delle nostre nonne.
Un lancio record di 34111 metri ripreso in diretta dalle telecamere di Calamita Educational sull’incantevole Altopiano della Sila, al centro della rubrica “La scuola si racconta” di questa puntata. Protagonisti stavolta gli studenti del liceo Scientifico di Cariati, retto dal D.S. professore Franco Murano, in un progetto di Alternanza scuola/lavoro realizzato con la collaborazione di: Domenico Liguori, docente di matematica e chimica; Valerio Bocci e Francesco Iacoangeli, dell’INFN – Roma; Antonino Brosio e Antonella Tripodi, di ABProject; Nicola Mari, Ricercatore di geologia planetaria Università di Glasgow; Rocco Dominici e Paola Donato, del Dipartimento DiBEST UNICAL, tutti al microfono di Rosalba Paletta per un altro entusiasmante racconto dalle eccellenze delle nostre scuole.
Appuntamento, dunque, con una nuova imperdibile puntata di Calamita Educational per sabato 11 gennaio come sempre alle 15.30 su Video Calabria (canale 13 DT e canale 501 della piattaforma Sky), e sempre on line sui canali social di Calamita Educational. E non dimenticate: scriveteci a info@calamitaeducational.it e verremo a scoprire le vostre esperienze per raccontarle insieme nelle prossime puntate in programma per la primavera.
- Pubblicato il comunicati stampa, educazione
Talenti e Capitale umano: come educare per accrescerli nei nostri figli?
Chi di noi non desidera un futuro di successo per i propri figli, o alunni? Che cosa significa, davvero, successo? Talento? Esperienze? Felicità? E che ruolo ha l’educazione nella costruzione di questo futuro “orientato”? Come possiamo accrescere a scuola e in famiglia il “capitale umano” e le “competenze”? Calamita Educational ne parla oggi con i suoi ospiti alle 15.30 su Video Calabria Tv (canale 13) e a seguire sul suo sito e sui suoi canali social. A partire dall’esperienza dell’Alternanza Scuola/Lavoro raccontata nella rubrica “L’Ospite” stavolta dal punto di vista dell’impresa, da Rosario Branda, direttore di Unindustria Calabria, e da Florindo Rubbettino, vincitore quest’anno del Primo Premio Nazionale Orientagiovani: il BAQ (Bollino Alternanza Qualità).
Con la rubrica “L’Angolo dell’Esperto” il format ideato e diretto da Rosalba Paletta entra nel vivo del tema del giorno, tirando fuori dal consueto contributo della Fondazione Patrizio Paoletti e la sua Pedagogia per il Terzo Millennio, parole chiave come autoeducazione, consapevolezza, resilienza, utili per rispondere insieme a domande quali: come fare emergere i talenti dei nostri giovani? Quanta importanza ha la disciplina? Quali azioni quotidiane per rendere mio figlio più consapevole?
Nella rubrica “La Scuola si racconta” con il contributo degli ex studenti dell’IIS “R. Piria” di Rosarno leggeremo un’altra pagina entusiasmante di scuola calabrese. Insieme alla professoressa Arianna Messineo, docente di Scienze, e all’esperto Antonino Brosio dell’Associazione Magna Graecia AeroSpace e Direttore del Parco Astronomico Savelli, racconteremo l’esperienza nata fra i banchi di scuola, del lancio nello spazio di HORUS III, una sonda contenente batteri, che ha contribuito ad accrescere il dibattito nella comunità scientifica internazionale sulla teoria dell’origine della terra e della vita sulla terra. Un modo di fare scuola che si ispira all’attivismo pedagogico Deweiano e diventa “metodologia delle scelte responsabili”, secondo la dirigente Mariarosaria Russo, in un territorio “di frontiera” del nostro profondo Sud. Che cosa succede quando la scuola, in questi territori, offre a tutti i suoi giovani, nessuno escluso, la possibilità di “chance liberatorie”? La risposta viene dallo spazio: c’è vita!
Con l’ultima importante e simbolica rubrica dedicata ai nostri giovani, la redazione di Calamita Educational, giunto oggi alla decima ed ultima puntata della prima edizione, saluta e ringrazia tutti i suoi telespettatori, i suoi ospiti ed i suoi partner. Dandovi appuntamento … a presto! Scoprite dove, come e quando nella puntata di oggi, in onda su Video Calabria Tv alle 15.30, e sui nostri canali social. Le attività, i contenuti, i consigli pratici … insomma l’avventura con la forza magnetica delle relazioni che fanno crescere … continua! E voi continuate a seguirci!!!
- Pubblicato il comunicati stampa
Natura maestra di vita, ieri come oggi
E’ una puntata dedicata a grandi temi del Terzo Millennio quella di Calamita Educational che andrà in onda sabato 27 aprile come sempre alle 15.30 su Video Calabria Tv, e poi a seguire sui canali web.
Dalla gratitudine, alla tutela dell’ambiente, all’educazione alla vita, un filo sottile lega l’uno all’altro questi argomenti, cardine della relazione con noi stessi e con i nostri giovani, in un’epoca in cui “tutto ha un prezzo” ma raramente “un valore”; in un tempo in cui l’ambiente rischia di collassare nell’arco di un ventennio; in un momento storico in cui la cultura della violenza rischia di sovrastare quella della vita, con la complicità potente dei mass media. Insomma l’educatore è chiamato oggi ad una grande responsabilità quotidiana. Che per sintetizzare estremamente potremmo definire di contenimento e di orientamento.
Partendo dal messaggio della giovane attivista ambientalista Greta Thunberg, avvieremo la riflessione sull’importanza di educare le giovani generazioni alla gratitudine e alla salvaguardia ambientale. Prima Rosalba Paletta, nella rubrica “L’Ospite”, dialogherà sul tema con S.E. Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace.
La riflessione proseguirà poi la Consulente Feng Shui Michaela
Nell’Angolo dell’esperto con la Fondazione Patrizio Paoletti, approfondiremo insieme alla dottoressa Antonella Selvaggio, psicologa e psicoterapeuta dell’Ente di ricerca e formazione, un aspetto importante della relazione formativa: l’educazione all’intelligenza emotiva dei nostri figli, ovvero la capacità di riconoscere, leggere e vivere tutte le emozioni che la vita ci presenta, traendo da esse “una marcia in più”.
Sempre con la Fondazione Paoletti, Calamita Educational rilancia l’importante momento formativo gratuito inserito nel tour nazionale “Prefigurare il futuro”, che nella tappa di Catanzaro prende il titolo di: “Narrarsi il futuro: potenziare attenzione e volontà”, previsto per il 3 maggio prossimo, con il patrocinio istituzionale della Regione Calabria, del Comune di Catanzaro, della Provincia, dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Fermi”. Il convegno si svolgerà dalle 9:30 alle 13:30, presso l’Auditorium “A. Scopelliti” dell’IIS “E. Fermi”, in Viale Crotone (Quartiere Lido), è accreditato presso il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali e dà diritto a 3 crediti formativi. La frequenza al corso di formazione, inoltre, dà diritto al rilascio dell’attestato di partecipazione riconosciuto dal Miur e valido ai fini della formazione obbligatoria docenti.
Per concludere, nella rubrica “La scuola si racconta”, ascolteremo gli studenti di I, II e III Media dell’Istituto Salesiano di Soverato in visita al Museo del Mare a Caminia, nell’ambito del Progetto Marinando – MU.MA.K. – Blanca Cruz – Caminia – Stalettì, accolti dall’artista e artefice del museo Attilio Armone. Con la professoressa Maria Assunta Menniti, docente di Scienze e Matematica, Biologa Marina e Presidente del CESRAM (Centro Studi e Ricerche Ambiente Marino), scopriremo un’altra bella pagina di scuola calabrese. Una puntata ricca di contenuti e di immagini bellissime… da non perdere: sabato 27 aprile, alle ore 15.30 su Video Calabria Tv e a seguire su calamitaeducational.it. Per continuare a coltivare insieme la forza magnetica delle relazioni che fanno crescere!!!
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Il Metodo Montessori arriva nella Scuola Pubblica calabrese… e ci sta bene!
La scuola che cresce con il contributo di tutti sarà al centro dell’ottava puntata di Calamita Educational, in onda sabato 13 aprile su Video Calabria tv, alle 15.30 e a seguire sui canali social del format televisivo ideato e diretto da Rosalba Paletta, dedicato alla famiglia, all’educazione e alla scuola.
Un esempio di rapporto scuola-famiglia davvero virtuoso sarà al centro della prima rubrica. L’Ospite Anna Baldini, Presidente dell’Associazione Ma-Mò di Cosenza, impegnata nella diffusione del metodo Montessori, racconterà come a partire dall’azione di dieci mamme, sia nata e cresciuta nell’anno scolastico ancora in corso la sperimentazione delle sezioni a didattica differenziata con metodo Montessori nelle aule dell’Infanzia e della Primaria di una scuola pubblica cittadina: le prime in Calabria nel settore pubblico, mentre già diverse e di successo sono quelle paritarie improntate su tale metodo, anche nelle altre province.
Un esperimento che, alla luce del grande successo ottenuto, è destinato a crescere in tutta la regione, come ha già fatto in altre zone d’Italia e del mondo già da diverso tempo, e come spiegherà il dirigente dell’Istituto Comprensivo Via Roma – Spirito Santo, Massimo Ciglio, che ha coraggiosamente aderito alla proposta dei primi genitori “pionieri” in Calabria.
Con la Fondazione Patrizio Paoletti, nell’ “Angolo dell’Esperto”, si parlerà invece di un tema tanto delicato, quanto necessario nelle vite educative di tutte le famiglie, ovvero: “I no che aiutano a crescere”. Come e quando dire no? Perché farlo? Che cosa si cela dietro al no, che spesso viene trascurato e, invece, se valorizzato, porta educatori e interlocutori, di ogni età, in uno straordinario percorso di crescita?
Tutto questo e molto altro sarà oggetto della prossima puntata di Calamita Educational, oggi alle 15.30 su Video Calabria Tv, e dopo le 16.00 sui canali social. Il conto alla rovescia è già iniziato, state con noi per “sperimentare e condividere ancora la forza magnetica delle relazioni che fanno crescere!!!”.
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Che cosa significa essere genitori? La parola alle mamme, ai papà, agli esperti
La Genitorialità come domanda aperta al centro della settima puntata di Calamita Educational, l’inedito format dedicato alla famiglia, all’educazione e alla scuola in onda tutti i sabati alle 15.30 su Video Calabria Tv e sempre disponibile su calamitaeducational.it.
Quel ruolo che Maria Montessori definiva “un raggio di luce” sarà indagato nella trasmissione di oggi, che ospiterà come di consueto esperti e personaggi che vivono in prima persona l’esperienza al centro della puntata.
La giornalista Rosalba Paletta, ideatrice e conduttrice del format, condurrà il protagonista della prima rubrica “L’Ospite”, il medico e scrittore Massimo Felice Nisticò, nella sua veste di Vice Presidente del Circolo di Lettura Palomar, in un viaggio nella letteratura di tutti i tempi, dalla Bibbia ai nostri giorni, alla scoperta dei paradigmi più significativi delle figure genitoriali raccontate dai più grandi autori. Un viaggio certamente non esaustivo, ma di grande fascino, che fra domande e risposte tenterà di tracciare un profilo quanto mai variegato e irregolare, eppure accomunato da una grande identità: quella di essere, appunto, genitori.
A seguire questa tematica sarà indagata nell’Angolo dell’Esperto, a cura della Fondazione Patrizio Paoletti, con la Formatrice e Responsabile dei Programmi formativi Elena Perolfi, a partire dalla domanda di senso: “Che genitore vuoi essere?”. Come sempre saranno offerti brevi ma incisivi spunti di riflessione, che oggi ci consentiranno di capire come neuro-fisiologicamente farci certi tipi di domande, agisca direttamente sulla nostra mente e possa migliorare i nostri comportamenti quotidiani. Al termine, esercizi per passare dalla teoria alla pratica, che rimane sempre la più grande delle sfide quotidiane!
Infine, Calamita Educational incontrerà alcuni genitori: Daniela Cipri, Benito Apollo, Rino Vezio, Mira Curcio, Michele Amatruda, Ilenia Raffaele, e vi proporrà un botta e risposta su domande date, ad esempio: che cosa significa essere genitori?, pensi mai al futuro dei tuoi figli?. Abbiamo giocato insieme a loro a trovare le risposte. Perché è questo che Calamita Educational vuole essere: un’occasione piacevole e utile, leggera e profonda insieme, per riflettere e orientarci, insieme, nella giusta direzione.
Non perdete la settima puntata di Calamita Educational, fra riflessioni e consigli pratici sempre al passo con le esigenze delle famiglie, dell’educazione e della scuola, per continuare a sperimentare insieme “la forza magnetica delle relazioni che fanno crescere!”.
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